Newsletter n. 4 – Uno sguardo etico alla ricerca

È arrivato il momento giusto per umanizzare la tecnologia. Siamo in un periodo storico in cui l’ingegnere, l’architetto, il designer non possono più trascurare la responsabilità morale per quello che fanno.

È una delle idee che risuonano forti in noi dopo aver visto Big Data B&B, spettacolo teatrale in programmazione al Piccolo di Milano fino al 12 dicembre. Una messa in scena dove oltre al prezioso lavoro di Laura Curino c’è tanto Politecnico, grazie alla collaborazione del gruppo META, la nostra Unità di studi Umanistici e Sociali su Scienza e Tecnologia.

In questo numero di Frontiere vi raccontiamo molte altre storie dove l’intreccio tra etica e tecnologia diventa sempre più evidente, che si tratti della ricerca sociale, come quella di Gabriele Pasqui, o della lunga e avventurosa vita di Yasmeen Lari, la prima architetta pakistana che lavora pro bono per i clienti scalzi. Lo stesso intreccio che ritroviamo ogni volta che nasce una nuova invenzione: come le moltissime uscite negli anni dai nostri laboratori di chimica, o quelle nuovissime nel campo della mobilità aerea urbana.

Vi lasciamo con le parole di Richard Feynman, premio Nobel per la fisica e grande divulgatore scientifico. Ne “Il senso delle cose” (che vi consigliamo di regalarvi per Natale) parla anche di questi temi, interrogandosi se la scienza abbia un qualche valore.

“Io credo che il potere di fare sia comunque importante. Il risultato può essere buono o cattivo, dipende da come viene usato. Ma il potere, in sé, è un valore. Una volta, nelle Hawaii, mi portarono a visitare un tempio buddhista. Nel tempio, un uomo mi disse: ‘Ora ti dirò una cosa che non dimenticherai mai. A ogni uomo viene data la chiave del paradiso. La stessa chiave apre le porte dell’inferno’. Così è la scienza”.


Yasmeen Lari (sulla destra) alla cerimonia di conferimento della laurea magistrale ad honorem in architettura.

Yasmeen Lari: l’architetta del bambù che insegna agli scalzi

Il 20 ottobre abbiamo avuto l’onore di conferire la Laurea Magistrale ad honorem in Architettura a Yasmeen Lari. Una carriera che inizia nel 1965, quando diventa la prima donna architetto del Pakistan, e si snoda a cavallo di due secoli, dedicandosi alle aree più disagiate del suo paese, sfidando i pregiudizi patriarcali e battendosi per la conservazione del patrimonio della sua nazione.

A quasi 80 anni, Lari continua ad essere una donna energica ed entusiasta, pienamente sicura di sé ma anche squisitamente umana. Ai margini del suo tour de force milanese, ci ha regalato questa lunga intervista a cuore aperto.


Etica e tecnologia: incontro con tre umanisti al Politecnico

Proprio il gruppo META, in collaborazione con la Fondazione Silvio Tronchetti Provera, ha presentato pochi giorni fa il workshop “Etica e tecnologie emergenti”. Un appuntamento dove tre giovani ricercatori, Stefano Canali, Fabio Fossa e Chris Hesselbein hanno presentato progetti che indagano i rapporti tra tecnologie emergenti e aspetti etici, filosofici, sociologici.

Pensavamo fosse una leggenda, quella degli umanisti al Politecnico, e invece li abbiamo incontrati proprio dal vivo. Ci hanno raccontato il loro lavoro e fatto conoscere quegli aspetti della tecnologia fondamentali ma spesso dimenticati.


Fotonotizia

Laboratorio di Chimica Organica, edificio 6, Politecnico di Milano

Ha festeggiato da poco i suoi vent’anni il nostro Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica, meglio conosciuto come il “Giulio Natta”. E proprio il ricordo del grande premio Nobel ci fa capire come la storia di questa istituzione non si limiti agli ultimi vent’anni, ma affondi le proprie radici nei primi del Novecento, quando gli Istituti di Chimica trovarono la loro casa nel nuovo campus di piazza Leonardo da Vinci.

Ripercorriamo insieme questo importante capitolo della chimica italiana. Visitiamo quei laboratori dai quali sono usciti prodotti e tecnologie che sono entrati a far parte del nostro quotidiano: dalla plastica al liquido igienizzante, dai farmaci antiulcera a quelli per la tubercolosi.


Prototipo di eVTOL © A^3 by Airbus LLC

Gli aerotaxi nei nostri cieli? Prima di quanto pensiamo…

Negli ultimi tempi si parla moltissimo di “aerotaxi”, o come è più corretto chiamarli, di eVTOL. Vedere i cieli delle nostre città percorsi da piccoli elicotteri che ci portano in giro ha un che di fantascientifico. Ma questo futuro, in realtà, è più vicino di quanto possiamo immaginare. Nella Silicon Valley, infatti, continuano a nascere un gran numero di aziende che hanno visto in questo settore un nuovo e promettente business.

E quando si parla di innovazione, noi del Poli non riusciamo a stare con le mani in mano. Nei nostri laboratori di aerospaziale abbiamo incontrato Alex Zanotti, che guida un progetto che riesce a mettere a frutto le nostre radicate competenze tecniche per fornire gli strumenti fondamentali a queste realtà per applicare le nuove tecnologie di volo ai loro prodotti.


Gabriele Pasqui e la ricerca sociale con il settore pubblico

Quando pensiamo alla ricerca al Politecnico, vengono spesso in mente grandi laboratori e macchinari pesanti. Ma c’è un tipo di ricerca che, apparentemente meno tangibile, in realtà lascia un solco profondo nel tessuto sociale della nostra realtà. È quella che realizziamo con e per la pubblica amministrazione, attraverso collaborazioni, accordi, consulenze per i vari livelli dello Stato.

Gabriele Pasqui, nostro docente di politiche urbane, ci racconta la sua passione per questo tipo di ricerca, la sua. Una ricerca che si fa carico di questioni sociali rilevanti, che contribuisce a innovare processi anche finanziariamente significativi, che prova a introdurre elementi di innovazione nell’azione pubblica e nei processi di programmazione e pianificazione.

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