Newsletter n. 12 – Un nuovo anno con la ricerca

Capanna Margherita
La Capanna Regina Margherita

Ecco che torna l’autunno. I nostri campus si ripopolano, di nuovi e vecchi frequentatori. Gli studenti riprendono possesso delle aule, i laboratori riaprono a pieno regime, amici e colleghi si raccontano quello che è successo durante le vacanze, che sono già diventate uno sbiadito ricordo. Per un’università è proprio questo il momento che rappresenta l’inizio del nuovo anno.

Anche questo sarà un anno pieno di ricerca: quella dei progetti in corso, che non si sono mai realmente fermati, e quella delle nuove sfide che sono pronte a partire. Noi di Frontiere riprendiamo il nostro racconto, proponendovi le storie dei protagonisti di tutto questo, le parole dei ricercatori.

Spazieremo, come siamo abituati, nel tempo e tra i luoghi. Dalla Capanna Regina Margherita sulla cima del Monte Rosa vi porteremo a caccia di fake news attraverso la storia; passeremo dagli ospedali dove si utilizza il nucleare in medicina, al nostro laboratorio dove si modellizzano i tumori. Ascolteremo Dennis White e la sua affascinante carriera nel mondo dell’energia.

Non dimenticatevi dei nostri podcast: Voci di Frontiere torna con Alessandro Balducci, docente di Progettazione dell’Architettura, che ci parla della città del 2050, dalle infrastrutture digitali alle “mega city regions”.

Infine, per il #POLIMIrisponde, Carlo Spartaco Casari ci porterà alla scoperta dei materiali bidimensionali.

Siete pronti anche voi per un nuovo anno di grandi risultati?


Immagine laboratorio_meccanobiologia – dida: Il gruppo di ricerca di BEACONSANDEGG – link https://www.frontiere.polimi.it/beaconsandegg-studiare-come-progrediscono-tumori-grazie-a-un-semplice-uovo

Il team di BEACONSANDEGG
Il team di ricerca di BEACONSANDEGG

Scoprire come progrediscono i tumori grazie a un semplice uovo

Uno dei principali ostacoli che incontrano i farmaci chemioterapici nel colpire le cellule tumorali è l’indurimento fibrotico. Si tratta di un fenomeno lento e piuttosto complesso da studiare: in coltura non è riproducibile, mentre su modelli animali pone problemi etici.

Nel laboratorio di Meccanobiologia del Politecnico di Milano si sta esplorando una nuova strada: riprodurre l’indurimento fibrotico modellando dei micro-tumori a vari livelli di fibrosi su supporti polimerici che vengono impiantati su uova embrionate. L’obiettivo è creare una piattaforma standardizzabile ed etica per velocizzare e facilitare i test di medicinali oncologici terapeutici.

A illustrarci il progetto, Manuela Raimondi, che grazie a BEACONSANDEGG ha ottenuto uno degli ambiti finanziamenti ERC Advanced Grant rivolti ai progetti di frontiera.


Sul tetto (sostenibile!) d’Europa

Graziano Salvalai insegna come rendere energicamente efficienti gli edifici. Una delle sue passioni è la montagna, soprattutto le Alpi. Infatti ci ha portato sul Monte Rosa, alla Capanna Regina Margherita. Si tratta del rifugio più alto d’Europa, situato sul più esteso massiccio delle Alpi in un luogo dalle caratteristiche naturali uniche.

Il gruppo di ricerca del laboratorio RE3_Lab lavora per progettare il rifugio del futuro, che non sarà più solo ricovero per alpinisti esperti, ma sempre più alloggio per turismo, anche per periodi prolungati. Un rifugio che sarà all’insegna dell’autosufficienza energetica, del comfort e della sostenibilità ambientale, nel rispetto dei luoghi e della memoria storica.


FOTONOTIZIA

Dennis White

Le nuove sfide dell’energia da fusione

Dennis White, direttore del Plasma Science and Fusione Center del MIT, è stato recentemente ospite al Politecnico di Milano per un seminario sul tema dell’energia da fusione e il suo futuro. Ovviamente noi di Frontiere non potevamo perdere l’occasione per incontrarlo.

È stato emozionante chiedergli come è nata la sua passione per la ricerca. “È iniziata molto tempo fa”, ci ha raccontato. “Ho sempre saputo che volevo fare qualcosa che avesse a che fare con la scienza, perché amo la scoperta scientifica, è una sensazione incredibile vedere per la prima volta qualcosa che nessun altro ha ancora visto. È come se creasse dipendenza”.

Non vi resta che leggere la sua intervista, ricca di spunti interessanti e dettagli sui suoi progetti.


A caccia di fake news

La definizione di fake news trova spazio nei dizionari solo dopo il 2016, ma a ben vedere il fenomeno delle notizie false o tendenziose trova spazio fin dall’antichità. Già Tucidide ci racconta come il condottiero Pausania ne fu una delle prime vittime nel 468 a.C. Cos’è cambiato negli ultimi anni? L’avvento dei social network e l’uso sempre più pervasivo di internet attraverso gli smartphone hanno amplificato enormemente la velocità e il pubblico di diffusione del fenomeno.

Il nostro ricercatore Francesco Pierri, nella sua tesi di dottorato, ha analizzato gli effetti della diffusione di disinformazione sui social network. Successivamente ha pubblicato numerosi articoli su riviste e partecipato a diverse conferenze internazionali sul tema. In un’intervista ci racconta i dettagli della sua ricerca, che continua a valutare l’impatto sociale delle fake news.


Davide Bortot
Davide Bortot, ricercatore di misure e strumentazione nucleari

Nucleare, non solo energia. Le applicazioni in ambito medico

Quello del nucleare è sicuramente un tema caldo, ma non vi parleremo di produzione di energia o di altri usi ben più pericolosi. Esploriamo invece le applicazioni del nucleare nel nostro quotidiano, quelle che ci sono estremamente utili poiché utilizzate in ambito medico. Si tratta di due grandi famiglie: quella della diagnostica per immagini e quella della radioterapia per il trattamento dei tumori.

Non sono temi semplicissimi, ma a fare chiarezza sul funzionamento di queste tecnologie sarà Davide Bortot, ricercatore di misure e strumentazione nucleari, che ci racconterà anche cosa vuol dire per lui fare ricerca al Politecnico di Milano.

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