Gaetanina Calvi, la prima laureata al Politecnico

L’ingresso delle donne al Politecnico di Milano risale al 1888, con l’iscrizione della prima donna, Tatiana Wedenison. Tuttavia la prima laurea conseguita da una donna risale al 1913. Gaetanina Calvi, originaria della Val Brembana, figlia e nipote di ingegneri, fu la prima donna a laurearsi in Ingegneria Civile al Politecnico di Milano nel 1913. Dopo aver ottenuto la maturità classica con il massimo dei voti al liceo Parini di Milano, si iscrisse alla facoltà di Ingegneria Civile, probabilmente influenzata dalla professione dei suoi antenati. Seguendo di qualche anno la prima donna laureata in Ingegneria in Italia, Emma Strada (Politecnico di Torino, 1908), si laureò con la votazione di 85/100.

Gaetanina Calvi Milano 1887 – Carate Brianza 1964

Dopo la laurea, intraprese la libera professione prima a Milano e successivamente a Carate Brianza, dove si trasferì. Collaborò con lo studio tecnico degli ingegneri Gardella e Martini di Milano e, nel 1925, si occupò della progettazione della nuova ala dell’Istituto per ciechi di Milano insieme all’architetto Faravelli. Negli anni successivi insegnò matematica e scienze presso l’Istituto, che iniziò a darle un compenso in denaro soltanto nel 1928.

Prima sede del Politecnico di Milano in piazza Cavour, prima che venisse spostata nelle sede attuale, nella neonata Città Studi

Gaetanina Calvi fu una benefattrice a favore della Casa famiglia dell’Istituto con un generoso lascito avvenuto nel 1933, a seguito della morte della madre. Lasciò l’insegnamento nel 1940, forse spinta dalla necessità di rimanere a Carate, considerato un luogo più sicuro, e non dover raggiungere Milano ogni giorno, proprio in coincidenza dello scoppio della seconda guerra mondiale. Nonostante le notizie biografiche su di lei siano piuttosto scarse, Gaetanina Calvi va ricordata per le sue doti filantropiche di benefattrice a favore delle persone più bisognose, oltre che per le sue doti di eccellente studiosa. Continuò la libera professione in uno studio tecnico a Carate Brianza, dove morì nel 1964.

Da quel 1913 le donne al Politecnico sono cresciute. Nell’anno dell’elezione della prima Rettrice donna, la professoressa Donatella Sciuto, la presenza femminile ha quasi raggiunto il 34%. Nel corso deli anni il Politecnico ha attivato una serie di iniziative per promuovere e incentivare la presenza femminile. Un esempio è il programma Gender POP, che ha tra gli obiettivi principali quello di avvicinare le ragazze agli studi STEM per attrarre più donne nei percorsi di studio dell’Ateneo. Inoltre, cerca di garantire alle studentesse un ambiente accogliente che le supporti durante il loro percorso di studi, nonché di accompagnare le dottorande e le ricercatrici nel loro percorso professionale, offrendo azioni di supporto e formazione per far sì che diventino anche role model per le studentesse del futuro.

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