Il Premio Nobel Gérard Mourou laureato ad honorem dal Politecnico di Milano

I laser da Nobel di Gérard Mourou

Il fisico francese Gérard Mourou con i suoi studi e le sue invenzioni ha aperto nuovi e importanti settori di ricerca, dimostrando una straordinaria capacità di innovazione e di visione. Grazie alla sua Chirped Pulse Amplification (CPA) è possibile realizzare fasci laser di potenza fino a diecimila volte superiore a quanto disponibile prima, una tecnologia che ha permesso di curare la vista di milioni di persone.

Per questa invenzione Gérard Mourou è stato insignito del Premio Nobel per la Fisica nel 2018, insieme alla sua ex studentessa di dottorato di ricerca Donna Strickland. Non solo Mourou concepì l’idea e realizzò la prima dimostrazione, ma fu al centro di tutte le successive realizzazioni pratiche dell’idea e promosse anche due importanti applicazioni. Abbiamo incontrato Mourou al Politecnico di Milano, in occasione del conferimento della Laurea magistrale ad Honorem in Ingegneria Fisica.

Milano, 21 ottobre 2022 Laurea honoris causa a Gerard Mourou (Nobel per la Fisica nel 2018) in Ingegneria Fisica
Milano, 21 ottobre 2022 – Laurea honoris causa a Gerard Mourou (Nobel per la Fisica nel 2018) in Ingegneria Fisica – foto di Matteo Bergamini, © Lab Immagine Design POLIMI, Politecnico di Milano

Lei ha studiato in Francia e poi negli Stati Uniti. Quando è iniziata la sua passione per la ricerca e soprattutto per i laser.

«La mia passione per i laser è iniziata la prima volta che sono entrato in un laboratorio laser, era il 1967, molto tempo fa. In quel momento ho capito che avrei potuto fare molto, anche se all’inizio della ricerca non si riescono a vedere i risultati, che arriveranno anni dopo; ma ho capito subito che per me tutto quello era entusiasmante. Da allora lavoro ancora con i laser, non ho mai smesso».

Quando ha cominciato la sua attività di ricercatore aveva l’idea di poter fare qualcosa di importante o era qualcosa che non poteva immaginare?

«Volevo fare qualcosa di importante, ma non mi era chiaro, in quel momento, cosa fosse. In quel periodo stavamo ancora cercando di studiare lo spettro laser in un dato arco di tempo. Ma allora lavoravamo nella scala dei 50 nanosecondi. Non avrei immaginato di arrivare a impulsi al femtosecondo (ovvero 10−15 secondi), e alla Chirped Pulse Amplification (CPA), mediante la quale è possibile generare impulsi laser ultra intensi con potenza di picco di alcuni Terawatt».

Proprio per questa invenzione ha ricevuto molti premi. Il più importante è sicuramente il Nobel. Come è cambiata la sua vita?

«Non è cambiata molto in realtà. L’unica differenza è che ho iniziato a viaggiare molto. Subito dopo la vittoria del premio io e mia moglie andavamo da un aeroporto all’altro, in giro per conferenze, premi o lezioni. E poi è arrivato il COVID e ci siamo dovuti fermare, ma questo ci ha permesso di riposare».

Milano, 21 ottobre 2022 Laurea honoris causa a Gerard Mourou (Nobel per la Fisica nel 2018) in Ingegneria Fisica
Milano, 21 ottobre 2022 – Laurea honoris causa a Gerard Mourou (Nobel per la Fisica nel 2018) in Ingegneria Fisica – foto di Martina Bombardieri, © Lab Immagine Design POLIMI, Politecnico di Milano

Lei hai ricevuto quel premio con la sua collega Donna Strickland. C’è una buona collaborazione tra colleghi?

«Oh, sì decisamente, soprattutto con Donna. L’elemento che secondo me è importante menzionare è il fatto che Donna è stata la terza donna a vincere il Nobel per la fisica. Anche questo lo considero un grande risultato per me. Quando ho ricevuto la telefonata dall’ ‘Accademia reale svedese delle scienze, oltre all’emozione personale, sono stato contento di aver sentito che lo avrei condiviso con una mia ex studentessa. Ero molto orgoglioso di essere stato il consigliere del terzo premio Nobel donna».

Ora su cosa sta lavorando?

«Stiamo cercando di portare le conoscenze e le tecnologie studiate fino ad ora nella fisica nucleare. Una delle applicazioni più importanti potrebbe essere quella energetica. Energia nucleare con impulsi al femtosecondo. L’energia nucleare è molto potente, se si sa come renderla sicura e pulita. E così in questo momento sto studiando una nuova strada per fare tutto ciò. Energia nucleare con impulsi al femtosecondo».

Studiando la sua biografia si potrebbe pensare che lei si occupa di argomenti difficile da comprendere per il grande pubblico. Poi si scopre che la sua ricerca ha un impatto molto concreto nella vita di tutti i giorni. È importante per lei sapere che ci sono applicazioni pratiche, che possono cambiare la vita delle persone?

«Ovviamente, è per questo che amo la ricerca. Amo la ricerca perché porta a risultati non previsti. Nel campo della medicina, le mie attività di ricerca hanno dato vita alla chirurgia fotorefrattiva della cornea, che permette una correzione precisa sia della miopia, che dell’astigmatismo dell’occhio umano. Bene, questa scoperta è stata del tutto casuale, non era stata prevista. Tutto è successo perché uno dei miei studenti mentre lavorava, è stato colpito dal laser a un occhio. I medici che lo hanno visitato hanno notato che il danno alla cornea era definito e pulito. In quel momento abbiamo capito che quello che stavamo facendo avrebbe potuto avere un’applicazione nell’oculistica. Questo è proprio ciò che chiamiamo serendipità. Come Cristoforo Colombo, cercava le Indie e ha trovato l’America».

Cosa consiglierebbe a un giovane studente o a un giovane ricercatore che si avvicina a questo campo di studi?

«È solo una questione di passione. Bisogna essere appassionati. Una volta che si è appassionati, si può fare qualsiasi cosa. Niente può ostacolarti. Funziona così per ogni aspetto della vita».

Milano, 21 ottobre 2022 Laurea honoris causa a Gerard Mourou (Nobel per la Fisica nel 2018) in Ingegneria Fisica
Milano, 21 ottobre 2022 – Laurea honoris causa a Gerard Mourou (Nobel per la Fisica nel 2018) in Ingegneria Fisica – foto di Matteo Bergamini, © Lab Immagine Design POLIMI, Politecnico di Milano

Lei ha ricevuto la Laurea ad honorem dal Politecnico di Milano Per le sue ricerche avanzate nel campo della Fisica. Cosa rappresenta per lei?

«Questi riconoscimenti sono importanti perché è così che mi sento apprezzato. Quando ricevi un riconoscimento come questo, ti senti bene perché stimi le persone che te lo conferiscono. Il gruppo di ricercatori di fotonica del Politecnico di Milano è uno dei migliori al mondo, questo mi onora».

Milano, 21 ottobre 2022 Laurea honoris causa a Gerard Mourou (Nobel per la Fisica nel 2018) in Ingegneria Fisica
Milano, 21 ottobre 2022 Laurea honoris causa a Gerard Mourou (Nobel per la Fisica nel 2018) in Ingegneria Fisica – foto di Martina Bombardieri, © Lab Immagine Design POLIMI, Politecnico di Milano
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