Al Politecnico di Milano c’è la prima installazione al mondo di DiM400, il modello più innovativo di simulatore dinamico di guida ad oggi esistente sul mercato, cofinanziato da Regione Lombardia e progettato e ingegnerizzato da VI-grade.
Si tratta di un’acquisizione di valore fondamentale per la ricerca scientifica in ambito automotive, perché DiM400 è uno strumento unico per lo sviluppo della mobilità sostenibile. Il simulatore di guida serve per la progettazione e costruzione di nuovi veicoli ecologici, per lo sviluppo di componenti con impiego innovativo di materiali e per le applicazioni relative alla dinamica del veicolo. Inoltre, viene utilizzato per l’ottimizzazione dei consumi, per verificare il funzionamento di sistemi di sicurezza attiva, per applicazioni di connessione tra veicoli e infrastrutture, per applicazioni di guida autonoma e per lo sviluppo del motorsport sostenibile.
DiM400 è un sistema nel quale il conducente siede in un abitacolo realistico, vede su un grande schermo panoramico la scena che vedrebbe come se fosse su un veicolo reale, è immerso in un ambiente vibro-acustico simile a quello reale, e utilizza i comandi del veicolo ricevendo i medesimi feedback che riceverebbe guidando realmente. L’abitacolo è mobile e il conducente – grazie ai movimenti del simulatore e ai sistemi attivi integrati, sedile e cinture – è sottoposto esattamente alle stesse forze a cui sarebbe sottoposto nella realtà, in conseguenza delle accelerazioni che il veicolo sviluppa per seguire il percorso impostato alla velocità desiderata.
Il sistema simulatore è quindi in grado di integrare e di rendere apprezzabile al guidatore come funzionano i diversi componenti meccanici, elettrici, pneumatici, idraulici, elettronici e informatici che determinano le prestazioni del veicolo, e anche la sua connettività ambientale nelle varie condizioni operative.
Il DiM400 è dotato di un innovativo sistema di movimentazione basato sull’utilizzo di cavi, che consente di ottenere un campo di movimento più esteso, esponendo il guidatore ad accelerazioni più alte e per un tempo maggiore. Inoltre, un nuovo componente denominato “hexalift” permette di migliorare il movimento verticale aumentando la corsa disponibile, il che a sua volta conduce a una migliore sensazione di guida in casi di movimento combinato.
Il simulatore di guida ha diversi vantaggi: dalla possibilità di dimostrare in ambiente sicuro e in modo concreto le potenzialità delle innovazioni, prima di averle realizzate, all’opportunità di sperimentare e perfezionare tutti i sistemi avanzati di guida assistita o autonoma.
Altrettanto importante è la possibilità di verificare l’interazione fra utenti della strada e infrastrutture, ad esempio la sensoristica per il traffico, prima che queste ultime siano costruite, e di sviluppare studi sulla sicurezza della guida, sull’interazione tra utenti deboli, veicoli e infrastrutture. Una funzionalità, questa, particolarmente importante in un’ottica di mobilità sostenibile e intelligente, per costruire un sistema dei trasporti capace di ridurre congestioni stradali, inquinamento e pericoli.
Infine, i simulatori sono uno strumento fondamentale per la didattica: possono essere studiate in modo originale e immediato le questioni relative alla dinamica del veicolo e all’interazione guidatore-veicolo-infrastruttura, insegnate le best practices relative alla guida e ricostruire incidenti stradali.
Il sistema è costato 5 milioni di euro, di cui 2 milioni finanziati da Regione Lombardia, e si trova nella sede di Bovisa del Politecnico. Rappresenta la punta di diamante di un progetto promosso dal Cluster Lombardo della Mobilità, quarto a livello europeo, che ha l’obiettivo di creare un Polo al servizio delle aziende automotive del territorio.