Misurare l’impatto sociale, il progetto di Tiresia per “Mi15 – Milano a 15 minuti”

I ricercatori di Tiresia Tommaso Tropeano (a sinistra) ed Enrico Bellazzecca
I ricercatori di Tiresia Tommaso Tropeano (a sinistra) ed Enrico Bellazzecca

“Una nuova cultura del management, al servizio di una società più giusta e di un pianeta in cui vivere meglio e più a lungo”. Questo lo spirito di Tiresia, il centro di ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, nelle parole d’augurio di fine anno 2024 di Mario Calderini, direttore di Tiresia e suo cofondatore insieme con Irene Bengo, coordinatrice scientifica.

Tiresia è stato fondato nel 2013 come centro di competenza di Innovazione Sociale e Finanza d’Impatto all’interno del DIG -Dipartimento di Ingegneria Gestionale. I ricercatori al suo interno cercano nuove strade attraverso le quali la finanza e l’impresa possano muoversi, declinando modelli di business in un’ottica socialmente sostenibile, e con effetti positivi anche sull’ambiente.  

Uno degli strumenti a loro disposizione è la cosiddetta “misurazione d’impatto”, una metodologia con applicazioni concrete che va a rilevare appunto l’impatto sociale e ambientale delle azioni messe in campo da Enti e aziende – anche a lungo termine. Un tema che sembra inafferrabile, difficile da quantificare.

Attraverso un loro progetto di ricerca per il bando del Comune di Milano “Mi15 – Spazi e servizi per Milano a 15 minuti”, i ricercatori di Tiresia Enrico Bellazzecca (responsabile dell’Area Partnership Pubblico-Private) e Tommaso Tropeano ci hanno illustrato come si svolge un processo di misurazione.

Il bando in questione, mirato a finanziare attività a impatto sociale nei quartieri, lanciato a luglio 2022 e definitivamente concluso a settembre 2024, ha visto la partecipazione di 53 organizzazioni e relativi progetti. 22 quelli approvati e finanziati a fondo perduto con somme tra le 24 e le 80mila euro, legati al concetto di fondo: ovvero, ridurre le disparità territoriali per garantire a tutti i cittadini il maggior numero di servizi, raggiungibili nell’arco di 15 minuti a piedi.

Diverse e variegate le progettualità proposte, dal coworking a eventi culturali e visite sanitarie a prezzi calmierati, che dovevano avere tre caratteristiche: essere utili, durevoli e accessibili. E, inoltre, rientrare in categorie di attività socio-educative come imparare, giocare, lavorare, attività culturali, mangiare sano e curarsi, fare sport.

Mi15' Spazi e servizi per Milano a 15 minuti

I due ricercatori di Tiresia hanno accompagnato Comune di Milano e associazioni, in maniera partecipata e condivisa, nella creazione di un’infrastruttura di misurazione e valutazione dell’impatto sociale dei progetti. In particolare, per la definizione dei parametri di valutazione o KPI – Key Performance Indicator, per l’analisi e il monitoraggio degli effetti generati da ogni singola organizzazione nel proprio contesto: in base ai risultati raggiunti, alcune di esse hanno anche avuto accesso a un ulteriore “bonus”.

A che scopo vengono utilizzati dei KPI di misurazione per un bando a sfondo sociale di questo tipo?

ENRICO BELLAZZECCA: Abbiamo supportato il Comune di Milano nell’identificare una serie di aree di impatto che potessero guidare le organizzazioni a misurarsi rispetto a tre KPI fondamentali: l’efficienza della spesa; la capacità delle organizzazioni di implementare le attività previste; infine, il terzo indicatore, quello premiale e distintivo di ogni organizzazione.  In quest’ultimo caso, abbiamo cercato di formulare un KPI che potesse spingere le organizzazioni a fare di più per il tessuto socioeconomico della città di Milano e, attraverso il contributo pubblico, a potenziare i servizi presenti: per esempio aprendosi a categorie più fragili, o aumentando l’outreach e arrivando quindi a più persone, oppure offrendo nuovi servizi.

Attraverso diverse sessioni di meeting siamo giunti a una sintesi, proponendo una batteria di KPI che potesse dare evidenza di una buona spesa pubblica, efficace rispetto alla generazione di impatto positivo nei quartieri. Abbiamo poi selezionato con le organizzazioni e il Comune di Milano dei target da raggiungere, per attivare il contributo “extra” messo a disposizione.

In particolare, come siete arrivati alla definizione dei KPI utilizzati?

EB: Tutti i KPI sono stati costruiti sentendo e intervistando le organizzazioni, per alcune mirati ad ampliare, come si diceva, servizi offerti. Per esempio, con chi si occupa di cure sanitarie, abbiamo analizzato il numero di visite e prestazioni gratuite o a prezzi calmierati offerti in precedenza, per aiutarli a incrementare quello stato dell’arte, cercando di dare un target abbastanza ambizioso per generare più visite e arrivare a più persone. La misurazione quindi è stata fatta in base al pregresso delle organizzazioni, e quello è stato il numero di riferimento da cui partire per definire un nuovo traguardo da raggiungere, e migliorarsi in termini di impatto sociale.

Tra i progetti proposti, visite mediche a prezzi calmierati, o gratuite
Tra i progetti proposti, visite mediche a prezzi calmierati, o gratuite

Quindi è un processo che è stato costruito in maniera collaborativa, ponendo degli obiettivi che fossero realistici?

EB: Anche per volontà del Comune di Milano, abbiamo costantemente coinvolto le organizzazioni nel processo di costruzione di questi KPI, come ente valutatore, per stabilire dei target di risultato che fossero effettivamente raggiungibili, ma ambiziosi.

TOMMASO TROPEANO: La nostra è stata una figura tecnica di mediazione, anche fra due esigenze differenti: da parte dell’Amministrazione comunale (che finanziava attività e attrezzature), capire cosa l’organizzazione avrebbe realizzato e quale fosse l’impatto sociale generato sulla comunità; dall’altra, le organizzazioni che avevano sia la voglia che la necessità di mettersi in gioco, anche per dimostrare che ciò che proponevano effettivamente generasse cambiamenti positivi per i beneficiari.

Gli indicatori erano, secondo me, sfidanti anche nel riuscire a tenere insieme queste diverse necessità.

Il bando prevedeva anche la misurazione dell’impatto a lungo termine, con un sistema premiale al raggiungimento dell’obiettivo. Come sono stati raccolti i dati relativi?

EB: La raccolta dati è stata fatta attraverso questionari o repository: per esempio, agli eventi sono stati somministrati dei questionari all’ingresso oppure associati all’acquisto del biglietto, ed è stata registrata la partecipazione numerica ad attività di altro tipo. Questa fase ci ha sempre visti coinvolti a supporto delle organizzazioni nel capire se la misurazione andasse nella maniera giusta, se venisse applicata correttamente. E, d’altro canto, abbiamo fatto da intermediari per il Comune per assicurarci che, al risultato riportato, corrispondessero delle prove di evidenza.

Le fasi del processo di misurazione
Le fasi del processo di misurazione

Cosa ha contraddistinto questo bando, rispetto ad altri simili precedenti?

EB: è stato innovativo proprio nel collegare un incentivo economico alla generazione di impatto, iniziando a integrare nella logica del finanziamento pubblico ciò che noi chiamiamo “outcome based”: cioè il finanziamento si lega alla profondità dell’innovazione e del progetto nel generare impatto sociale, quindi non solo a risultati di efficienza e di spesa.

Il vostro intervento ha spronato le organizzazioni a implementare nuove metodologie? Grazie al vostro apporto, hanno degli strumenti in più anche per migliorare la propria attività in futuro?

TT: Tramite il nostro lavoro, alcune organizzazioni sono riuscite a mettere in campo dei sistemi di misurazione di impatto col framework da noi realizzato, e che ancora oggi continuano a utilizzare. Quindi c’è stato davvero uno sviluppo, una crescita grazie al trasferimento di competenze in merito alla misurazione.

Avere a disposizione uno strumento di questo tipo anche per bandi successivi è importante, perché l’infrastruttura che abbiamo pensato è semplice da utilizzare, è calata sulle necessità e bisogni delle organizzazioni e quindi è facilmente replicabile. E le organizzazioni stesse hanno riutilizzato queste competenze per presentare progettualità in altri bandi.

Circa il 27% dei progetti presentati per il bando Mi15 riguardava servizi di coworking
Circa il 27% dei progetti presentati per il bando Mi15 riguardava servizi di coworking

Questi strumenti, per un Ente pubblico in generale, possono essere utili per andare a monitorare la bontà della spesa fatta. E in quale altro modo?

EB: può essere utile per bandi futuri, per capire come formularli per arrivare in maniera più efficace ad avere partecipanti che contribuiscano davvero all’idea di fondo. E quindi, come uffici preposti, a prendere consapevolezza di ciò che un futuro bando di questo tipo dovrebbe o non dovrebbe comprendere.

TT: La misurazione dovrebbe essere utilizzata, a nostro parere, più come uno strumento gestionale e non di semplice rendicontazione. La selezione dell’ente valutatore dovrebbe avvenire attraverso un sistema di negoziazione il più partecipato possibile alla misurazione, perché dai nostri riscontri è un fattore che può davvero cambiare i rapporti tra gli enti.

EB: Mi piace sottolineare che questo progetto potrebbe essere un pilota per l’applicazione della misurazione come una pratica di partecipazione alla stessa politica.

Abbiamo fatto notare che, se si volessero moltiplicare gli effetti sulle reti di organizzazioni esistenti, un lavoro del genere andrebbe fatto come preparazione prima del bando: iniziare a costruire tutta una capacity e una capability per far arrivare le organizzazioni, o comunque i territori, pronti a progettare anche socialmente ed economicamente verso un comune obiettivo.

Il tutto non solo in un’ottica di ottimizzazione dei fondi: in questo modo, si innescherebbe un circolo virtuoso, perché le associazioni avrebbero più strumenti e sarebbero più in grado di presentare progetti efficaci e quindi utili per la comunità, giusto?

EB: È quello che noi ci auguriamo! È per questo che stiamo spingendo molto sull’idea di misurazione come strumento di management, e non solo di project output.

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